Oggi ho dormito a lungo, scritto email, eliminato dalle borse cose arrivate alla fine del loro ciclo di vita, come biscotti e batterie cinesi, ho cercato e messo insieme contatti, ricevute, fogli volanti che ho accumulato, e non ancora perso, in questi due mesi …
Sarei potuto andare a visitare molte cose in questa città che è subito diventata la mia preferita in Africa, ammesso che geografia a parte, il Cairo e l’Egitto siano Africa. Ma non l’ho fatto, sia per la sveglia ritardata, sia perchè non avevo voglia di chiudermi in un museo di mummie o prendere una barca per turisti, quando fuori c’è questa città viva, vera, che si muove nonostante il Ramadan fiacchi inevitabilmente la vitalità di chi digiuna. Ho preferito camminare fino a piazza Tahrir, che è stato il centro non solo simbolico della rivoluzione iniziata nel 2011, sono personalmente molto cauto su queste rivoluzioni solo il tempo dirà se queste rivoluzioni, che hanno causato e stanno causando migliaia di morti, sono state per il meglio delle popolazioni. Leggevo qualche giorno fa che in Tunisia, dove c’è una delle costituzioni più avanzate nel mondo arabo, se passerà la bozza della nuova costituzione così come è stata proposta in prima battuta, le donne non saranno uguali all’uomo, ma complementari … A vedere questo Cairo così sembra impossibile pensare che questo stato possa finire in mano ai musulmani più intrasigenti, un primo passo per capire come andranno le cose è capire se e quando verranno indette le elezioni. Continua a leggere→