Ultima tappa – Arrivo a Londra

Ecco Londra!t67-p1000409

Sono in cima alla Shooters Hill … vedo dall’alto il London Eye, il Big Ben, il Tower Bridge … la City è li che mi aspetta … come già per l’arrivo al Cairo l’euforia dell’arrivo cancella la stanchezza e tutti i dolorini accumulati in questi 8000 km e passa … fin dalla periferia di Londra ci sono segni delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi … quello che mi colpisce subito è il numero di ciclisti e piste ciclabili … non sarà un caso che il Regno Unito ha vinto Tour de France e tantissime medaglie nel ciclismo … Wiggins, Froome, Cavendish sono i top … avere campioni aiuta a creare il movimento … e viceversa … ai semafori ci sono gruppi di ciclisti urbani che ricordano le partenze di una gara della domenica … Continua a leggere

Sessantasettesima Tappa

Che bello partire in discesa!

Da Cassel si va giù verso il mare che è ancora a più di 40 chilometri, non c’è vento, ci sono ciclisti che si allenano, non ne vedevo così tanti dal Moncenisio, arrivato a Bourbourg una signora in bicicletta con due borse laterali un po’ più piccole delle mie mi mostra dove prendere la strada per Calais … le indicazioni sono solo per l’autostrada … sebbene Calais sia solo a una ventina di chilometri anche quando chiedo indicazioni sembra far parte di un altro mondo … mi ha fatto ridere che la signora, forse consapevole di ciò, ha fatto uno sprint per una scorciatoia e tutta paonazza è sbucata da una via laterale per essere sicura che avessi preso la giusta direzione … arrivato quasi al mare con a Ovest Dunkerque e a Est Calais … sbaglio strada … un ciclista … incazzato perchè l’ho superato … e un ragazzo che fa jogging poi … mi danno indicazioni che si riveleranno completamente sbagliate … passo così da una centrale nucleare … vado si in direzione di Calais, ma visto che non volo mi devo fermare quando la strada finisce e trovo due specie di vasche formate da un canale … gremite di pesci e pescatori … uno di questi mi riporta sulla retta via facendomi strada con la sua Renault 4 … Continua a leggere

Sessantaseiesima Tappa

La salita in pavè di un chilometro alla fine non me l’aspettavo …

Ho capito quasi subito che avrei dovuto aspettare un altro giorno per vedere il mare del Nord che mi piace tanto, il vento contrario più forte di ieri, le solite montagne russe e il freddo mi hanno rallentato fin da subito … c’è stato un momento che ho pensato di farcela ma qualche strada sbagliata mi ha riportato sulla terra … Continua a leggere

Sessantacinquesima Tappa

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Dove sono finite le fontane?

‘Vuoi andare a Laon? In bici? … non è possibile sono 50 km!’

Durante questo viaggio mi è capitato spesso di chiedere indicazioni sulla strada, e ricevere un giudizio di fattibilità non richiesto, poco importa che spieghi che arrivi dallo Zambia, che in media fai 130 km al giorno, sulla faccia del di queste persone rimane un’espressione convinta che non ce la farai, accompagnata da un sorriso di compatimento … loro sono sicuri che non è possibile … come il ragazzo che ho incontrato questa mattina a Reims ….

Il vento contrario è tornato insieme al freddo!

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Sessantaquattresima Tappa

Armstrong … 

Questo cognome ci ricorderà solo jazz, la conquista della luna … e una truffa agevolata da chi ha chiuso gli occhi …

Sono partito da Langres con l’idea che alla fine la giustizia trionfa, certo in ritardo, ma ha vinto … il ciclismo ha perso … probabilmente l’albo d’oro del tour verrà ritoccato … alcuni secondi classificati dei quei lunghi sette anni sono a loro volta incappati in squalifiche … a qualcuno è stato permesso di doparsi ad altri no … questo pensavo nei primi chilometri … Continua a leggere

Sessantatreesima Tappa

Anche la ruota posteriore mi ha lasciato … 

I primi chilometri scorrono tra campagna, case coi tetti spioventi quasi a raggiungere il terreno, tanti cartelli ‘a vendre’ su case e attività commerciali, tantissimi benzinai, non so se è la crisi, ma da quando sono entrato in Francia questa è una costante, tante attività e case sono in vendita … presumo siano buoni affari per chi compra e storie tristi, o sollievo, per chi vende … tra le fattorie italiane e francesi e quelle africane passa la stessa differenza tra la camera di un bambino perfettino e uno disordinato …

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Sessantaduesima Tappa

Ma le salite non dovevano finire al Moncenisio?

Su e giù, con due salite impegnative la prima di 6, e la seconda di 8 chilometri … la prima l’ho presa giusto tra mezzogiorno e l’una quando il caldo era al massimo … mi sarei tuffato in uno dei tanti laghi che ho incontrato oggi …

Oggi ho percepito chiaramente una delle grandi differenze che ci sono tra pedalare qui e in Africa, l’assenza di gente sulla strada, in Africa, deserto a parte, la strada aggrega si chiacchera, si gioca, si lavora, si incita il musungu che passa con quella strana bicicletta … qui in strada non ci sono persone … e se è vero che alla fine dell’Etiopia avrei graditio una maggiore privacy … è anche vero che qui mi sembra di essere impegnato in una cronometro a porte chiuse … fanno eccezione per alcuni automobilisti e bambini che si sbracciano dai finestrini … in Africa quasi ogni giorno qualcuno si fermava, scendeva dalla macchina, mi chiedeva informazioni, e faceva una foto col cellulare …

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Sessantunesima tappa

La bici avrà dormito male?

Non appena ripartito, la bici ha ricominciato con lo stesso problema di ieri! La catena non ne voleva sapere di stare ferma su una delle corone fissate alla ruota posteriore …

I circa quattro chilometri che mi separavano dal passo sono passati abbastanza velocemente … sono stato anche inseguito dalla cameriera del rifugio perchè avevo lasciato le chiavi in un posto non convenzionale, poi giù in discesa a Lanslebourg Mont Cenis c’è un ciclista, ma mi dice che è una cosa troppo complicata per lui … devo andare a St Jean de Maurienne a 57 chilometri!

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Sessantesima tappa

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Tappa dura, con problemi meccanici, e pioggia!

Sono a 1876 metri e ho quasi completato il Moncenisio!

Non appena sono uscito dall’Albergo delle Miniere, ho capito subito che la bici non sarebbe durata a lungo, le marce cambiavano autonomamente, le corone dietro, la così detta ruota libera sono finite, i denti delle corone erano ormai troppo corti per la catena usurata e accorciata in Egitto … Continua a leggere

Cinquantanovesima tappa

Alla fine siano  Torino, la Val di Susa, il Moncenisio, Albertville …

… a portarmi a Londra!

Non volevo partire presto, ma nemmeno così tardi!

Alle quattro del pomeriggio … per fortuna che qui viene buio verso le nove!

Non c’è una ragione particolare per questa partenza ritardata, semplicemente la somma di tante cose, che mi hanno portato a essere ancora a casa quando Kwesha è arrivata dallo Zambia per iniziare il suo percorso alla Facoltà di Scienze Politiche di Milano, a quel punto non potevo dire ciao e andare … così tra un consiglio e un gelato … mi sono messo in moto alle quattro! Continua a leggere