Bees and Trees

Il progetto BEES and TREES ha promosso una gestione sostenibile delle Kaselekete e Msima Community Forests, contribuendo ad arrestare la deforestazione, ripristinando aree forestali degradate e promuovendo l’apicoltura forestale.

“Perchè a questa bambina serve una sedia a rotelle?”

“Perchè a questa bambina serve una sedia a rotelle?” chiede l’operatrice che compila il modulo alla consegna. La risposta è così ovvia che mi spiazza un po’ … Mercy sta seduta per terra tutto il giorno su un sacco di farina di mais vuoto, non si muove, sta seduta quasi sempre in silenzio ma sorride con gli occhi e quando Giuditta gioca con lei con la bambola sussurra “Agona” (sta dormendo) mentre la appoggiano con dolcezza sulla coperta.

Mercy vive nel Villaggio di Chikupi, ha 3 anni, e grazie al nostro pulmino accessibile a sedie a rotelle donato dalla Fondazione Fiorenzo Fratini ONLUS siamo riusciti ad accompagnare Mercy a ritirare la sedia da Lusaka e riportarla a casa al villaggio.

Mentre andavamo via Mercy guardava il sole tramontare sui campi, forse per la prima volta … Per questo a questa bambina serve una sedia a rotelle!

Decima Women’s Race

Anche il motto ufficiale di quest’anno ‘Invest in Women: Accelerate Progress’, investire sulle donne – accelera il progresso non è male. E’ uno dei migliori motti partoriti dai burocrati delle Nazioni Unite nel recente passato, sempre di motti parliamo, se consideriamo che qualche mese fa le stesse Nazioni Unite rilevavano che il mondo sta fallendo nel raggiungere l’obbiettivo della gender equality, uguaglianza di genere, e se continuerà così nel 2030 probabilmente ci saranno 340 milioni di donne in estrema povertà, inoltre un quarto di queste avranno problemi a racimolare un pasto quotidiano.

Una previsione che le donne del Mukwamba Village potranno vivere solo in controtendenza è quella che, a livello planetario, le donne lavoreranno circa 2,3 ore in più in casa, senza paga, rispetto agli uomini … qui per le nostre partecipanti la situazione può solo migliorare perchè gli uomini per ora non fanno niente in casa, e spesso anche fuori.

Le gare sono iniziate tardi quasi a mezzogiorno perchè le atlete di tutte le categorie continuavano ad arrivare, ma anche la lunga attesa è stata vissuta con gioia e allegria, un’occasione per stare insieme ridere e divertirsi, come le due quasi settantenni che hanno sprintato più volte sulla salita finale per un posto nelle retrovie, con il pubblico in visibilio. Ci sarebbero state bene anche le nostre amiche dell’Associazione Progetto Jacaranda che ormai da anni sostengono la Women’s race. Ebbene si! Potrebbe sembrare strano ma abbiamo del pubblico, anche alcuni ultras, c’è pubblico perchè ormai la Women’s race è uno spettacolo, in cui la salita d’arrivo rappresenta la passerella finale naturale, la pendenza rallenta le atlete che si godono l’arrivo e il pubblico. All’arrivo per tutte un pacco gara con i sempre richiestissimi assorbenti, quaderni per le junior, patatine e bibite. E poi super pranzo con nsima e pollo arrosto!

La cerimonia di premiazione è seconda solo a quella delle Olimpiadi, nella hall gremita della pre school è impossibile trovare posto 25 premiate per ogni categoria, qui per i posteri le prime tre:

Junior (under 12 years)
1) Jannifer Mukombwe
2) Gracious Mwaliteta
3) Rachel Mukomba

Senior (13 – 30 years)
1) Esnart Choongo
2) Joyce Chola
3) Sarah Chaba

Master (above 30 years)
1) Yuste Chikambwe
2) Eunice Sekeleti
3) Lavender Shampangu

Ci rivedremo ancora l’anno prossimo, anche grazie ai nostri sponsor che ringraziamo oltre all’Associazione Progetto Jacaranda, la famiglia Patel, il Duathlon di Forlì, la Dairago Run e la Parmalat Zambia.

#investinwomen

Nona Women’s Race

Boss Lady … questa e’ la maglietta che Clare ha deciso di indossare durante la Women’s Race. Boss Lady … 28 anni, ma non e’ proprio sicura … Viene dal Southern Province e ha smesso di andare a scuola in terza elementare, quando le chiedi perche’ risponde “Khaya” – Non so – alzando le spalle con sorriso rassegnato… ad un certo punto i genitori hanno smesso di mandarla a scuola … “Khaya” … Parla solo Tonga, ma ride e sorride sempre, e’ interessata a molte cose … credo sarebbe stata una studentessa brillante.

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Ottava Women’s Race

L’attesa inizia molto presto Mukwamba Village, 24 ottobre 2021, anniversario dell’indipendenza dello Zambia: “si fara’ la Women’s Race?”

Da quella data in poi ogni occasione e’ buona per chiedere se l’8 marzo la corsa ci sara’. In un periodo di verità relative, la Women’s race sta, anno dopo anno, raggiungendo il grado di certezza (quasi) assoluta. Ormai per le donne della valle non può non esserci, è un must. Otto edizioni non sono poche, c’è chi è sempre stata presente, come Miriam la figlia della capa villaggio che viene ogni anno a dare una mano. C’è chi è alla prima partecipazione come Mary, arrivata vestita di tutto punto da non sfigurare nemmeno alla maratona di New York, ritiratasi prima ancora della partenza con la promessa di tornare l’anno prossimo più allenata. Ci sono campionesse del passato come Ester e Ruth che sono tornate più che altro per vederci. C’è Queen, una delle maestre dell’asilo, che incurante del suo quintale trova sempre un’avversaria con cui sprintare sulla salita dell’arrivo scatenando il pubblico che tende a stringersi intorno alle atlete come fanno i tifosi sulle salite del Tour de France.

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