Ventiduesima tappa

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Ripartire da Kikuyo Compound comporta circa 25 km in più, rispetto al centro di Nairobi, ma ne è valsa la pena. L’aver incontrato David e il suo gruppo è stata un’esperienza molto interessante, e spero che possiamo fare qualcosa insieme a loro in futuro. La bici è migliorata: abbiamo cambiato tutte le corone del cambio davanti e dietro, fatto una manutenzione generale. Non è perfetta ma siamo vicini al massimo ottenibile, considerando i materiali di partenza e i ricambi disponibili in Africa. D’altra parte, uno dei motivi di questo viaggio è anche dimostrare che si può fare molto anche con poco, con mezzi limitati. Quindi di cosa ti lamenti Matteo?

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Nairobi – Riposo forzato (e imprevisto)

Chris Froome chi è costui?

t21-sosta-nairobi1Avrei dovuto scrivere da almeno un centinaio di chilometri da Nairobi, invece scrivo dalla cameretta che i ragazzi di David hanno liberato per me nel compound di Kikuyo, subito dopo il più famoso quartiere di Karen, che si crede si chiami così perchè vi abitava Karen Blixen, l’autrice de “La mia africa”; l’origine del nome è in realtà un po’ più complicata anche se la stessa Blixen ha affermato che il quartiere porta il nome in suo onore. Continua a leggere

Nairobi – Riposo (si fa per dire…)

La prima volta che venni in Africa fu proprio a Nairobi, ci sono poi passato molte volte nel corso degli anni, ma entrarci in bici all’ora in cui chiudono le fabbriche, ritrovarsi immersi nel traffico, superare centinaia di macchine e camion vittime di rotonde e semafori, fa un effetto particolare. Mi sono ricordato del tempo passato incolonnato in tangenziale nella mia vita precedente. Penso che difficilmente riproverò la stessa sensazione benevola nei confronti del traffico che ho provato ieri!

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Ventesima tappa

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Ho imparato che è meglio attraversare i confine alla sera: c’è meno gente, ci si mette meno e il giorno dopo sei pronto per ripartire direttamente per la nuova destinazione. Da Namanga ci passai nel lontano 1998 quando scalai il Kilimanjaro, che oggi speravo di vedere in lontananza ma non l’ho visto perché il cielo era coperto, ma non sono sicuro si possa vedere da dove sono passato.

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Diciannovesima tappa

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Sto pedalando da circa 20 km su questa strada con la dermatite, è piena di pietre incastonate nel terreno, dove cerco sollievo ai lati della strada dove la situazione è leggermente migliore, 40 metri davanti un uomo anziano, musulmano direi a giudicare dal copricapo, si piega, raccoglie una pietra davanti a me, e la butta via nel terreno di fianco alla strada, per rendermi più agevole la pedalata. Quando ci incrociamo mi sorride e mi dice safari njema, fai buon viaggio. Dopo più o meno 500 km di strada impossibile un gesto così è difficile da dimenticare … Continua a leggere

Never Give Up Race 2012 – Quinta gara

113_7095È la mia prima volta al porto di Chaniana. L’atmosfera è diversa da altri villaggi nelle zone rurali di Kafue, c’è un pulsante mercato di pesce, donne con delle stuoie intrecciate per terra piene di pesciolini che il sole sta seccando e sacchi pieni di ghiaccio e pesci freschi, e le barche, la maggior parte fatte in legno con una forma tradizionale altre in più moderna resina approdate sulla riva del Chaniana River, un bacino fluviale del Kafue River. Continua a leggere

Diciasettesima tappa

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Con internet wifi in camera, i pantaloncini e la calze che non si erano per niente asciugati durante la notte, e la tentazione di prendermi un giorno di riposo per vedere la partita dell’Italia non è stato facile, e possibile, lasciare ad un ora dignitosa l’albergo per espatriati annoiati e tanzaniani rampanti dove mi trovavo. Continua a leggere