Venticinquesima tappa

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In pullman per ragioni di sicurezza!

Non so se il pericolo maggiore sono i banditi o il pulmann, da cross, Moyale Express che ho preso ieri sera! Ho dolori dappertutto come se avvessi fatto a botte con i banditi …

È la seconda volta che scrivo al mattino perchè ieri ero troppo stanco. Il pulmann è partito più o meno a mezzanotte da Isiolo, il manager però mi ha chiamato verso le 10,30 perchè ha detto aveva paura di dimenticarsi …   Continua a leggere

Ventiquattresima tappa

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Monte Kenya, perchè ti sei nascosto?

Questa mattina me la sono presa comoda perchè sapevo che la tappa non era lunga e perchè a Nanyuki c’era una connessione internet velocissima, tipo a Milano. Ho scaricato tutte le mappe dell’Etiopia fino ad Addis Abeba, che Giorgia mi ha preparato tenendo conto di diverse opzioni,  perchè né in Zambia né a Nairobi ho trovato una mappa dell’Etiopia. Al cyber cafe non c’era Excel, e nemmeno Word per non pagare le licenze penso, quindi la stampa delle tabelline coi chilometri è stata complicata  … Continua a leggere

Ventitreesima tappa

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‘Don’t you feel cold?’ (‘Non hai freddo?’) mi chiede una ragazzina che sta tornando da scuola, mentre i suoi compagni si tirano palle di grandine …

Si oggi ho preso freddo! Tanto freddo! Sembrava di essere sulle Alpi in un giorno di pioggia … dai 1197 metri di Sagana ai quasi 2000 di Naro Moru, con in mezzo una serie inifinita di salite e discese, poi si scende ma non quanto si è saliti.

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Ventiduesima tappa

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Ripartire da Kikuyo Compound comporta circa 25 km in più, rispetto al centro di Nairobi, ma ne è valsa la pena. L’aver incontrato David e il suo gruppo è stata un’esperienza molto interessante, e spero che possiamo fare qualcosa insieme a loro in futuro. La bici è migliorata: abbiamo cambiato tutte le corone del cambio davanti e dietro, fatto una manutenzione generale. Non è perfetta ma siamo vicini al massimo ottenibile, considerando i materiali di partenza e i ricambi disponibili in Africa. D’altra parte, uno dei motivi di questo viaggio è anche dimostrare che si può fare molto anche con poco, con mezzi limitati. Quindi di cosa ti lamenti Matteo?

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Nairobi – Riposo forzato (e imprevisto)

Chris Froome chi è costui?

t21-sosta-nairobi1Avrei dovuto scrivere da almeno un centinaio di chilometri da Nairobi, invece scrivo dalla cameretta che i ragazzi di David hanno liberato per me nel compound di Kikuyo, subito dopo il più famoso quartiere di Karen, che si crede si chiami così perchè vi abitava Karen Blixen, l’autrice de “La mia africa”; l’origine del nome è in realtà un po’ più complicata anche se la stessa Blixen ha affermato che il quartiere porta il nome in suo onore. Continua a leggere

Nairobi – Riposo (si fa per dire…)

La prima volta che venni in Africa fu proprio a Nairobi, ci sono poi passato molte volte nel corso degli anni, ma entrarci in bici all’ora in cui chiudono le fabbriche, ritrovarsi immersi nel traffico, superare centinaia di macchine e camion vittime di rotonde e semafori, fa un effetto particolare. Mi sono ricordato del tempo passato incolonnato in tangenziale nella mia vita precedente. Penso che difficilmente riproverò la stessa sensazione benevola nei confronti del traffico che ho provato ieri!

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Ventesima tappa

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Ho imparato che è meglio attraversare i confine alla sera: c’è meno gente, ci si mette meno e il giorno dopo sei pronto per ripartire direttamente per la nuova destinazione. Da Namanga ci passai nel lontano 1998 quando scalai il Kilimanjaro, che oggi speravo di vedere in lontananza ma non l’ho visto perché il cielo era coperto, ma non sono sicuro si possa vedere da dove sono passato.

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Diciannovesima tappa

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Sto pedalando da circa 20 km su questa strada con la dermatite, è piena di pietre incastonate nel terreno, dove cerco sollievo ai lati della strada dove la situazione è leggermente migliore, 40 metri davanti un uomo anziano, musulmano direi a giudicare dal copricapo, si piega, raccoglie una pietra davanti a me, e la butta via nel terreno di fianco alla strada, per rendermi più agevole la pedalata. Quando ci incrociamo mi sorride e mi dice safari njema, fai buon viaggio. Dopo più o meno 500 km di strada impossibile un gesto così è difficile da dimenticare … Continua a leggere