Wadi Halfa – Assuan in ferry boat

‘Why are you wearing underwear?’

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Non c’è acqua …

Nonostante la diga sia a un paio di chilometri piena d’acqua questa mattina non c’è acqua …

Non ho ancora il passaporto, ma Magdi mi da fiducia, l’ho chiamato ieri sera mi ha detto che è venuto ma non mi ha trovato … ero all’internet point o in pasticceria … poi mentre guardo gli highlights di Korea – Giappone alla television del bar, Magdi arriva con biglietto e timbri vari e arriva anche l’acqua, in senso letterale, perchè l’acqua viene portata da un’autobotte e pompata nel serbatoio sul tetto, ci diamo appuntamento al porto per le 10 … Continua a leggere

Notizie dalla casa base – Matteo sul lago Nasser

La voce della lunghissima registrazione in arabo che non mi sembra di riconoscere tra le molte sentite in questo tratto attraverso il Sudan mi sorprende, è seguita dalla brevissima ‘the number dialled is out of coverage area’ (il numero chiamato non è raggiungibile). Sono circa le 5,30 del pomeriggio in Zambia, all’ultima chiamata verso le 5 il traghetto non era ancora partito, c’era un trambusto nel sottofondo, non capivo molto solo il ‘chiamami dopo’ … Immagino il traghetto sia partito e che Matteo con la bamboo bike sia nel mezzo del lago Nasser prossima fermata Assuan in Egitto. Peccato! Io e i bambini ci eravamo preparati una telefonata da tifo da stadio per celebrare la fine del Sudan, anche Chimba aveva fatto le prove al telefono e diceva ‘Matteo, how are you?’, la chiamata la posticiperemo a domani per l’arrivo in Egitto.  Continua a leggere

Wadi Halfa – Riposo … in attesa del traghetto per Assuan

Oggi voglio riposarmi …

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Ieri mi sono addormentato alle nove, questa camera non offre il silenzio naturale di Abu Sara o Melik el Nasir, e in un albergo più o meno convenzionale come questo non si può portare il letto fuori, se ti svegli non vedi le stelle e la luna intorno a te, avvolto nel silenzio totale, vedi solo la luce del frigorifero e senti il rumore del condizionatore e delle pale della ventola, fa fresco come fuori ma con un dispendio di energia infinitamente superiore. Continua a leggere

Cinquantesima tappa

Sveglia alle 4 e 59 del mattino …

Non voglio rimanere intrappolato nella morsa di caldo e vento anche oggi, rimbalzo la sveglia solo una volta, tutti intorno a me dormono, alcuni su letti come il mio, altri su tappeti e uno di fronte a me su di un cumulo di sabbia grigia che sembra molto comoda a giudicare da come dorme …

Mentre riavvolgo il sacco a pelo, che ho usato fino alle ginocchia, e faccio le borse mi forzo di mangiare una decina di biscotti digestive e dei fichi secchi che avevo comprato a Dongola, prendo a credito delle bustine di latte dolcissimo dal freezer della kafeteria e faccio un po’ di foto. Continua a leggere

Quarantanovesima tappa

‘Adesso non puoi andare avanti! Sei il benvenuto nella casa dei maestri …’ ha detto il mio angelo custode, un maestro anziano della scuola di Akashah.

Non ho opposto resistenza.

Appena mi sono sdraiato nel letto con vista Nilo, all’ombra di un’ampia tettoia di paglia, mi sono addormentato, nel letto di fianco al mio il preside dormiva profondamente avvolto in una coperta buona per l’inverno italiano … erano le tre del pomeriggio … ho dormito un’oretta e mi sono risvegliato solo perchè avevo una sete pazzesca … sarei potuto rimanere ma avevo fatto solo sessanta chilometri … e vorrei provare ad essere a Wadi Halfa domani sera … Continua a leggere

Quarantottesima tappa

Non penso l’inferno esista veramente …

… ma se mi sbaglio probabilmente sarà simile alla tappa di oggi …

Sulla carta una semitappa di avvicinamento a Wadi Halfa, pensavo di arrivare prima dell’una, invece sono arrivato alle sei … 13 km/h di media … più caldo di ieri e un vento contrario caldo e fortissimo … sembrava di avere un phon puntato su tutto il corpo ma dove da più fastidio è in faccia … vorresti respirare come quando nuoti … ho il pensiero ricorrente del Picornell la mia piscina preferita … mi vedo che mi tuffo … faccio qualche vasca esco e bevo una birra ghiacciata con intorno il Montjuic … invece nelle mie soste mi devo accontentare di qualche bibita varia, uno yoghurt, e di tanta acqua un po’ sabbiosa delle otri che bevo solo quando la bocca rischia l’autocombustione … birre sono vietate in Sudan … sarà per questo che si trovano una serie di bibite gasate alla mela, alla ciliegia, al mango, … che riesco a bere solo in casi estremi … l’acqua in bottiglia non si trova spesso … mi fa ridere che a volte queste bibite gasate hanno la bottiglia e l’etichetta simile a quella di una birra belga … Continua a leggere

Quarantasettesima tappa

‘Oggi non fa caldissimo ci sono 57 gradi’ … mi ha detto un poliziotto …

Il mio obbiettivo di giornata era raggiungere Delgù a circa 130 chilometri da Dongola, ci sono arrivato relativamente presto e ho scoperto che non si tratta di un paese, ma di un grosso e convulso mercato frequentato da migliaia di cercatori d’oro che ogni giorno scandagliano le montagne circostanti. Non hanno il setaccio di Zio Paperone e Rockerduck, ma sono muniti di una specie di scandaglio, made in China suppongo, che tengono a tracolla al mercato e usano come un’aspirapolevere sul terreno, a vederli intenti a sondare il suolo sembrano i RIS sul luogo del delitto, o la NASA che analizza i dintorni dove si pensa è atterrata un’astronave aliena … Continua a leggere

Quarantaseiesima tappa

Semitappa, volata via in poco più di due ore …  t46-p1030425

Il vento a favore oggi che dovevo fare così pochi chilometri … mi sembra quasi uno spreco …

Sono appena tornato dal Nilo dove ho fatto un veloce bagno, dieci bracciate in tutto, perchè il manager della Nubian Guest House mi ha detto che da agosto a settembre è molto pericoloso e ogni anno muoiono più o meno venti persone, la corrente è fortissima, sicuramente con una canoa arriverei prima a Wadi Halfa, … il colore oggi era sempre lo stesso marrone, ieri a Al Khandaq mi era sembrato più azzurro la stanchezza e il gioco della luce della sera devono avermi tratto in inganno, anche se riguardando le foto di stamattina non sembrava così marrone come qui … Continua a leggere

Quarantacinquesima tappa

Non ho dormito bene in questa cafeteria, troppa musica fino a tardi, poi la vicinanza al  check point con i pulmann che facevano sosta, e infine … la pigrizia di non tirare fuori il materassino … hanno contribuito ad una notte con troppi risvegli … 

Avevo visto dalla cartina che si andava per circa 60 chilometri a Nord-Ovest, quindi mi aspettavo il vento che puntuale non mi ha dato tregua fino al pomeriggio, oggi il caldo è bastardo fin dall’inizio per fortuna ci sono tante otri, alcune con acqua, non si sa come,  freschissima, altre bollenti come l’aria circostante, il traffico ridotto non mi aiuta nella mia battaglia contro il vento … Continua a leggere