Ormai la testa è immersa nella traversata, stamattima quando sono arrivato al cancello del progetto Chikupi col camion mi sono reso che aveva guidato il pilota automatico!
Sidney mi ha chiesto quanto ci metterai? Due settimane?
L’obbiettivo è arrivare a Londra in tempo per la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi il 29 agosto, questo vuol dire tappe di un po’ più di 100 km al giorno, sveglia all’alba e ricerca di una sistemazione per la notte un paio d’ore prima che tramonti il sole verso le sei di sera, chi mi conosce sa che questa è forse la sfida più complicata, le pedalate notturne, se capiteranno, saranno un’eccezione e solo in prossimità di una città. Dovrò adeguarmi agli orari della natura, come è tuttora per chi vive nel bush e negli shanty compounds. Per questo, e non solo per motivi di budget, considerando i luoghi dell’attraversata non mi sarà difficile dormire in posti in cui niente mi farà indugiare nel letto all’apparire della luce del sole. Passerò da alcuni amici, e amici di amici, cercherò di usare la tenda quando necessario in prossimità di scuole e o cliniche. Non vorrei fare come Alberto Sordi, in Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa, che col suo ragioniere marchigiano decidono di dormire nella notte nella savana, accendono il fuoco, fanno turni di guardia e quando al mattino si svegliano si trovano nel mezzo di un coloratissimo mercato angolano…