Trentaduesima tappa

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Cos’è questo? Spriz … E’ per me? Veramente no … ma l’avevo già bevuto …

Partenza in salita!

Grazie al braccino corto delle mie due socie che non mi hanno infilato i 200 dollari che avevo chiesto nelle gomme, e non mi hanno nemmeno avvisato, ho passato buona parte della mattina a cercare di comprare dollari che mi serviranno in Sudan. Cambiare dollari in Birr è semplicissimo, si può fare in tutte le banche e alberghi. Cambiare Birr in dollari è un’impresa ardua, ho girato più di dieci banche, non ho trovato un bureau e alla fine sono riuscito a convincere un direttore di una filiale della Commercial Bank a vendermi 150 dollari, che mi ha detto essere il massimo acqistabile per giorno per legge … in Zambia sono 5000 … la mattina era quasi finita …

Dal mio albergo vicino al quartiere di Piazza, all’uscita ufficiale dalla municipalità di Addis Abeba si sale sempre fino a 2686 metri, poi si scende, si sale, fa freddo … . E’ un susseguirsi di discese e salite e qualche altopiano, si superano i 2800 metri e ci si mantiene sempre intorno ai 2600 metri di altitudine. Siamo nella regione degli Oromo la tribù di Haile Gebrsailasse, sulla salita per uscire da Addis, che attraversa una pineta che pochi immaginerebbero in Africa, ci sono due cartelloni pubblicitari, uno con lui che corre forte grazie a un’acqua minerale, e l’altro dell’Ethiopian Airlines, che contrastano con un gruppo di donne che scendono lentamente, stracariche di legna, con la testa protesa in avanti e coperta da un sacchetto di plastica per proteggersi dalla pioggia.

t32-p1030033Fino ad ora in questa traversata dell’Africa ho preso tanto freddo in Etiopia e Kenya non ho mai sofferto il caldo, per trovare una giornata calda devo tornare coi miei ricordi in Tanzania. Oggi nonostante le molte salite ho avuto molto freddo, e non mi sento nemmeno benissimo, quando sono arrivato a Fiche era già buio perchè ho fatto una deviazione a Debre Libanos per vedere il monastero costruito alla fine del 1200, che poi fu messo a ferro e fuoco dagli italiani nel 1937, e la nuova chiesa costruita da Haile Selaisse nel 1950. Scendendo al monastero si può godere dell’incantevole vista sulla Jemma Valley, e preoccuparsi di quei quattro chilometri di vertiginosa discesa che al ritorno saranno salita … Una grande differenza tra l’Etiopia e gli altri stati che ho pedalato è che ci sono molti segni tangibili della sua storia millenaria, sarà così anche in Sudan e in Egitto, chissà come mai nell’Africa sub equatoriale non si è sviluppata la capacità di realizzare ‘grandi opere’ come qui …

A Fiche l’albergo segnalatomi da Giorgia è chiuso, quindi vado al Jemma li vicino … ho sete … e freddo … chiedo un acqua … e mi mettono davanti un bicchiere di vetro trasparente … con qualcosa il cui colore ricorda un punch … penso sia per me … come benvenuto … lo bevo … non è male … è uno spriz … una combinazione di thè e caffè … non era per me e … ovviamente  … l’ho dovuto pagare …

Dormirò in altura a 2738 metri speriamo migliori le mie prestazioni ..

Addis Abeba N 9° 00.01’ E 38° 43.00’  – Fiche N 9° 79.762’ E 38° 73.473’

116 km