3111 sul livello del mare?
Una tappa bellissima, con dislivelli pazzeschi nel giorno in cui sto peggio, ho la nausea non riesco a mangiare, mi obbligo a ingurgitare un paio di barrette con del thè. Non so se la causa è il freddo, l’altura o dell’orzo secco che ho mangiato ieri pomeriggio. A 3111 metri di altitudine in bicicletta non ci ero mai stato, nei primi venti chilometri si sale, e si oscilla intorno ai 3100 metri, fa freddo, le minacciose nuvole bianche e nere sono quasi sulla strada, ai lati il verde dei campi è interrotto qua e là dal marrone scuro della terra arata con i buoi, sono debole ma vado avanti, in un bar capanna riesco a mangiare un pezzettino di pane e bevo tre piccoli thè, i ragazzi presenti mi chiedono se conosco i più grandi atleti etiopi … io dico si Abele Bikila, Gebrsailasse, Bekeke … e donne? … qui non sono preparato … so che ce ne sono tante forti … poi mi chiedono di Balotelli e della Juventus … mangio molto lentamente … io che di solito sono velocissimo a mangiare … starei al bar tutto il giorno …
Nei successivi venti chilometri si scende ai 2500 metri di Gebre Gurach, e vi si rimane fino agli incredibili ultimi 44 chilometri, divisi in due dal Nilo, i primi 22 in discesa e i restanti 22 in salita … Si scende a poco più di 1000 metri … e si risale a 2500 …
La discesa sarebbe bella se il manto stradale non assomigliasse a un gelato che si è sciolto e poi è stato ricongelato, ci sono tante gobbe, cunetti, avvallamenti. Nonostante questo sono più veloce di molti camion, la valle assomiglia ad un canyon, ci sono anche un paio di cascate visibili ai lati della strada, giù in fondo il Nilo, che dovrei incontrare altre volte, scorre placido verso l’Uganda, ha un colore marrone fango, non so perchè qui lo chiamano ‘Blue Nile’. Scendere questi 22 chilometri senza aver mangiato, sapendo di dover poi risalire per altri 22, è come firmare un assegno sapendo che non hai soldi sul conto corrente, dove troverò le energie per salire? … In fondo alla discesa mi accorgo che i ponti sono due, uno vecchio e l’Hadase Bridge, realizzato con l’aiuto della cooperazione giapponese, mi fermo in mezzo al ponte lungo 313 metri per fare una fotografia, faccio finta di non sentire le urla dei numerosi poliziotti che mi dicono che non si può …
Poi inizia la salita, i primi chilometri sono terribili pendenze dure, mi tolgo il giubbettino in goretex e salgo lentamente, sono privo di energia, alcuni bambini mi spingono come tifosi, per brevi tratti, dopo l’effetto spinta ti sembra di essere paralizzato, e ti impianti, oggi non ho altre possibilità che prenderla dolcemente e come viene questa salita, con le borse sono come uno che pesa 100 kg …, mi fermo a bere, faccio qualche fotografia, guardo il Nilo che si allontana, mentre il sole scende … al quindicesimo chilometro della salita vengo sorpassato da un TIR che procede a 2 km/h più veloce di me … penso dovrei attaccarmi … ma lo lascio andare … poi un po’ più avanti dove la strada sale di brutto … il TIR non riesce a trovare la marcia giusta è praticamente fermo … così lo riprendo … e mi aggancio ad una corda all’angolo sinistro del rimorchio … io andavo a 6 km/h … adesso saliamo a 7,5 km/h … ma devo comunque pedalare per non cadere … e faccio più fatica … poi dopo 2 chilometri in un punto dove l’asfalto si è squagliato … volo via … atterro come un motociclista con le mani sul manubrio … ho un ginocchio sbucciato … rido di brutto per la mia coglioneria … anche perchè vengo raggiunto dagli immancabili bambini che incuranti del volo … del sangue … mi dicono ‘give me money’, ‘give me pen’ … rimonto in bici e risalgo piano gli ultimi chilometri che mi separano da Dejen … ho sempre pensato che le scorciatoie non pagano … ne sono sicuro …
All’hotel Alem riesco a mangiare degli spaghetti con verdure, mentre chiacchiero con un giovane geometra che lavora alla manutenzione della strada con i giapponesi, si trova bene anche se il suo stipendio di 200 dollari gli permette una vita essenziale, non può pensare di comprare una macchina o una casa, in televisione si da molto risalto allo sport si vedono Nadal, che non potrà partecipare alle Olimpiadi e Ibrahimovic che è stato accolto come un re a Parigi …
Fiche N 9° 79.762’ E 38° 73.473’ – Dejen N 10° 17.698’ E38° 12.394’
116 km