“Il fuoco di un camino
non è caldo come il sole del mattino…”
Dopo la pioggia di ieri finalmente il sole, la partenza è calda su una strada facile … non ricordo una giornata calda da Addis …
I pulmann in Etiopia hanno un megafono sul tetto, è bello sentirli arrivare, sono gioiosi e penso la musica serva anche a tenere lontani i bambini dalla strada e forse gli asini e le vacche … oggi il mio teorema che più ci avvicina ai centri turistici più aumenta l’accattonaggio e la stupidità ha trovato diverse dimostrazioni pratiche … i sassi che non mi arrivavano da tempo sono ricomparsi … uno lanciatomi da un simpatico pastorello da una collinetta era grosso come una mela … poi oggi un bambino con frusta mi è corso incontro esagitato gridando ‘money money …’ e mi ha fatto schioccare la frusta a 50 cm dalla bicicletta … ero incazzatissimo con lui e con la madre … che l’ha cazziato … ma visto che, a parte i primi 250 km da Moyale, è stato così dappertutto sospetto o che i genitori, o fratelli maggiori, facciano il doppio gioco, o che a chiedere soldi ai turisti glielo insegnino a scuola …
In generale quando tutti chiedono è difficile, se non impossibile, capire chi ha realmente bisogno, ma chiedere così non penso rafforzi la dignità … in Africa purtroppo spesso si chiede troppo agli altri e troppo poco a se stessi … in discesa o a inizio tappa … sono più comprensivo ma alla fine sulle salite dure … vorrei avere la spade di Gamon e tagliare tutte quelle mani distese a chiedere soldi … anche di adulti che chiedono per partito preso … Ci sono anziani, adulti e bambini spettacolari che mi battono le mani e gridano ‘welcome’ e sono quelli che mi ricorderò, comunichiamo a sorrisi sono spettacolari e veramente accoglienti. Chi da un birr a un bambino fa un danno allo sviluppo infinitamente superiore al birr che ha dato.
Verso l’una il sole caldo del mattino è sparito, e in prossimità della seconda salita dura della giornata, noto intorno alla ancora lontana cima, lampi e nuvole nere che non promettono niente di buono, salgo sperando le nuvole cambino direzione, speranza vana … mantellina … diluvio universale … la mantellina è inutile … quando si curva destra il vento mi aiuta ma al contempo mi riempe la schiena d’acqua … discesa sempre divertente … ancora 10 chilometri di pioggia … e poi vento contrario che mi asciuga ma mi fa arrivare a Gondar prostrato ma ad un ora decente. Avrei voluto andare a vedere qualcosa dei resti della città reale ma nell’albergo di elevato standard da dove scrivo prima non c’era acqua poi c’era solo ultra bollente … così a Gondar ci dovrò tornare … con il piccolo …
Hamusit N 11° 78.333’ E 37° 56,667’ – Gondar N 12° 6 E 37° 46,666’
134 km