Trentottesima tappa

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‘Rain rain go away!’ …

‘Dove stai andando?’ mi chiede un vecchietto vestito bene di fronte alla farmacia di Gondar dove sto cercando in vano di parcheggiare la bicicletta su una strada fangosa … ‘in farmacia, ma non ho il cavalletto …’ ‘non preoccuparti te la tengo io’ … il farmacista ha detto che ho mangiato ‘poisoned food’ e mi ha dato cyproxin da prendere ogni 12 ore … ‘sei in viaggio da solo?’ chiede il vecchietto ‘si’ … ‘pregherò per te’ …

Dopo aver fatto il pendolare dal letto al bagno questa mattina ero distrutto e indeciso se prolungare il soggiorno a Gondar di un giorno o raggiungere Aykel a 60 chilometri da Gondar dove gli ultimi due picchi a 2300 metri sul livello del mare concludono le infinite salite etiopi. Aykel non arriva mai, dopo la prima ascesa si scende tantissimo e poi si risale, piano, piano … a dieci chilometri da Aykel … il piccolo si è girato … è pronto come me per la discesa finale … non posso abbinare a questa notizia una scialba tappa difensiva … voglio raggiungere Seheti a 34 chilometri dal confine Sudanese …

t38-p1030211La pioggia mi aspetta sulla seconda salita, prima leggera vaporizzata, poi sempre più forte … mi bagnerò tre volte e asciugherò due … perchè l’ultima lavata è a 10 chilometri da Seheti …

Da Aykel si scende a capofitto per 15 km, in discesa incontro alcuni plotoni dell’esercito che si stanno esercitando, senz’armi, suddivisi in gruppi di due plotoni, camminano velocemente in senso opposto al mio ai due lati della strada, ogni volta che passo in mezzo faccio il saluto militare togliendo le mani dal manubrio … ricambiano divertiti … dopo la prima discesa pura, la discesa diventa un saliscendi impegnativo, dove si scende più di quello che si sale ma bisogna pedalare, rilanciare, curvo spesso usando il ‘piede perno’ perchè con la pioggia i freni si sono allentati … divertimento indescrivibile … quando il piede trova la strada e inizia l’attrito … e senti la velocità sotto di te … e la bici va dove vuoi …. così quella che si era annunciata come una tappetta anonima si sta trasformando in un tappone di addio a questa soprendente e dura Etiopia … si scende sempre con delle salite più o meno ripide … come a ricordare che nulla è facile e bisogna impegnarsi sempre al massimo fino alla fine …

t38-p1030217Nei paesi in Etiopia la televisione la si guarda nei bar o nei ristoranti, il telegiornale è il programma che attira più persone, ogni notizia è commentata, spesso con battutte, oggi facevano vedere le proteste dei musulmani etiopi, che si sentono penalizzati dai cristiani ortodossi, poi la crisi finanziaria in europa, con le immagini dei trader sconcertati davanti ai computer … spread … euro … patto franco tedesco … non so bene cosa hanno capito i miei amici di Sehedi … infine le Olimpiadi tutto è pronto la prima gara sarà la maratona c’è grande attesa e speranza per gli, e le, etiopi … tutti conoscono tutti gli atleti da Abele Bikila ai giorni nostri … quando il telegiornale finisce il locale si svuota … è il potere dell’informazione …

Domani entrerò in Sudan, cambieranno ambiente, paesaggio, strade e clima e torneremo nel 2012 …  dal 2004 etiope … la ragione di questo ritardo è nel diverso calcolo per determinare il giorno dell’annunciazione della nascita di Gesù.

Gondar N 12° 6 E 37° 46,666’ – Seheti  N 12° 78,065’ E 36° 40,937’

156 km