Tappa dura, con problemi meccanici, e pioggia!
Sono a 1876 metri e ho quasi completato il Moncenisio!
Non appena sono uscito dall’Albergo delle Miniere, ho capito subito che la bici non sarebbe durata a lungo, le marce cambiavano autonomamente, le corone dietro, la così detta ruota libera sono finite, i denti delle corone erano ormai troppo corti per la catena usurata e accorciata in Egitto … il (non) lavoro del Decathlon è stato quello più scarso di tutto il viaggio … distante anni luce dall’appassionato David Kinja … ma distante un abisso anche dai ciclisti dell’Egitto … così sono andato avanti sperando di trovare un ciclista … in prossimità di Cigliano ho incontrato una coppia di anziani in bici che prima mi ha accompagnato da un ciclista ancora chiuso per ferie, poi mi ha indicato la strada per raggiungerne un altro a Livorno Ferraris … alla fine del paese, nell’ultima casa del paese … c’è il Signor Decadenti … che dal 1969 vende biciclette ai mercati e sulla strada! … cambiamo abbastanza in fretta ruota libera e catena … regola il cambio … e sono pronto per ripartire … che bello risentire il grip della catena … la mia (poca) potenza che non viene dispersa …
Non penso di essere arrivato a Torino per la via più breve, ma non mi posso lamentare del paesaggio, questi paesini del Piemonte, hanno qualcosa che li fa assomigliare al mio paese ideale, canali, belle case colorate, belle piazze, affascinanti centri storici, gallerie nei paesi più grandi … A Torino trovo fin dall’inizio le indicazioni per Susa, facile penso, errato dico poi perchè alla svolta decisiva mi imbatto nel cartello divieto d’accesso alle biciclette … chiedo e vengo indirizzato sulla via Pianezza che mi porta a Susa per le cinque del pomeriggio … non ci ho pensato nemmeno un attimo a fermarmi lì … la partenza ritardata di ieri e il ciclista di oggi mi hanno fatto restare indietro rispetto alla tabella di marcia questa è una salita lunghissima … impegnativa considerando il mio peso complessivo … all’inizio fa caldo si suda a getto continuo … mi manca il mio cappellino che ho tenuto sotto il casco fino al Cairo dove mi è volato via mentre incazzato cercavo un albergo con un posto per la bici … in lontananza si vedono lampi e nuvole nere … vicino si vedono tante scritte ‘NO TAV’ … non conosco bene le ragioni dei ‘NO TAV’ … ma prendersela con un treno che favorirà il movimento delle persone in Europa … non mi piace a priori … con tutte le cose che minacciano l’ambiente questa mi sembra forzata … fra l’altro non stiamo parlando di una valle vergine ci sono già ferrovia e autostrada … mentre soffrivo sui pedali pensando questo e mille altre cose … la pioggia è arrivata prima sotto forma di una leggera benedizione rinfrescante … poi si è trasformata in diluvio universale … mentre cercavo la mantellina che troppo ottimisticamente avevo lasciato in fondo alla borsa di destra, con in mano tutto quello che le stava sopra … due belle ragazze francesi si sono fermate a chiedermi se volevo mettere la bici sulla loro macchina e andare con loro … ho detto no grazie voglio pedalare fino a Londra … poi la loro macchina non partiva più … quindi in salita sotto il diluvio abbiamo anche dovuto spingere … mi avevano segnalato la Gran Scala a cinque chilometri … ma erano un po’ di più, come in Africa … alla fine salivo con una grinta spaventosa e anche una discreta velocità … l’Etiopia ha funzionato …
I cinesi mi hanno accompagnato fin dall’inizio di questo viaggio, fino a ora, non c’è stato paese dove non ne abbia incontrati molti dallo Zambia all’Italia, sono curioso di vedere come è la situazione in Francia e Inghilterra …
Al ristorante dell’albergo c’era gente molto eterogenea, motociclisti tedeschi che si dilettavano a parlare in italiano, gruppo di nipoti che hanno portato a cena i nonni a cui tentavano di insegnare a mandare e leggere i messaggi, un gruppo di lesbiche che mangiavano un grissino fino a baciarsi, e un motociclista francese che quando la cameriera gli ha detto che ero arrivato in bici dallo Zambia … ha detto ‘ah si ti ho visto in televisione e ha voluto farmi una foto …’ … non riuscivo a trattenermi dalle risate …
San Germano Vercellese N 45° 34.992’ E 8° 24.708’ – La Grande Scala lungo la salita al valico del Moncenisio N 45° 21.863’ E 6° 95.722’ 157 km