Non appena ripartito, la bici ha ricominciato con lo stesso problema di ieri! La catena non ne voleva sapere di stare ferma su una delle corone fissate alla ruota posteriore …
I circa quattro chilometri che mi separavano dal passo sono passati abbastanza velocemente … sono stato anche inseguito dalla cameriera del rifugio perchè avevo lasciato le chiavi in un posto non convenzionale, poi giù in discesa a Lanslebourg Mont Cenis c’è un ciclista, ma mi dice che è una cosa troppo complicata per lui … devo andare a St Jean de Maurienne a 57 chilometri!
La bici tiene, la mia pazienza anche, non posso spingere, non posso alzarmi sui pedali, scendo passivamente senza divertirmi un granchè … il meccanico dello Sport 2000 … per successive approssimazioni cambia deragliatore, filo del cambio e ancora la catena perchè quella di ieri faceva delle gobbe poco rassicuranti … alla fine la bici funziona è il terzo deragliatore che cambio da quando sono partito … questo è il più bello … il telaio in bambù tiene … ma molte componenti sono arrivate alla fine …
Quando riparto sono già le quattro, Annecy la mia meta è ancora molto lontana, 80 chilometri, la strada scende in maniera impercettibile per un’automobilista ma in modo incoraggiante per un ciclista, macino i primi quaranta chilometri velocemente, prima di Albertville, ho un’incertezza sul percorso, una scorciatoia di montagna non mi convince … quindi tiro dritto … strada interdetta alle bici … faccio finta di non aver visto fino a 3 km dal centro di questa città che ospitò le Olimpiadi invernali nel 1992 … ci sono da fare ancora 45 km per Annecy … anche qui le bici non possono entrare sulla statale faccio finta di niente fino a 25 km dalla meta dove i divieti sono così chiari, ripetuti e visibili che non sarebbe possibile accampare scuse … è stato così che mi sono imbattauto in una incantevole pista ciclabile lunga più di 30 chilometri che tra pinete, paesini di montagna e il Lac d’Annecy sulla mia sinistra mi ha portato ad Annecy … la pista è accessibile solo a piedi o coi roller blade … ho incontrato molta gente, alcuni anche diretti ad Annecy … a differenza del Kenya o della Tanzania abbiamo viaggiato insieme fino alla meta … perchè quasi tutti mi hanno visto come un avversario … anche un panzone sovrappeso che avrà iniziato a fare sport l’altro ieri e il cardiofrequenzimetro che suonava come una sveglia … si è messo a tirare come un pazzo dopo che gli ho chiesto se la strada era giusta … li ho presi tutti … tranne uno very fit con una bici da corsa … mi sono divertito …ma in Africa era un’altra cosa …
Quando a una specie di punkabbestia d’oltralpe è scappato il rotwailer … che forse ha scambiato il bambù della mia bici per un osso … ho veramente capito che il nostro fisico tiene sempre delle energie residue per scattare a 45 km/h anche dopo 180 chilometri …
Annecy assomiglia a quelle città lacustri della Svizzera, in effetti Losanna e Ginevra non sono molto lontane, arrivato in albergo mi sono attardato un po’ su internet, quando sono uscito poco prima delle undici per mangiare qualcosa … ho trovato tutti i ristoranti chiusi con le sedie accatastate … addio piatti tipici della Savoia! … ho dovuto ripiegare su due ottimi doner kebab … non li avevo mai presi in Egitto … li ho trovati qui …
Londra è vicina, ma ancora lontana!
La Grande Scala lungo la salita al valico del Moncenisio N 45° 21.863’ E 6° 95.722’ – Annecy N 45° 89.924’ E 6° 12.938’ 192 km