Ma le salite non dovevano finire al Moncenisio?
Su e giù, con due salite impegnative la prima di 6, e la seconda di 8 chilometri … la prima l’ho presa giusto tra mezzogiorno e l’una quando il caldo era al massimo … mi sarei tuffato in uno dei tanti laghi che ho incontrato oggi …
Oggi ho percepito chiaramente una delle grandi differenze che ci sono tra pedalare qui e in Africa, l’assenza di gente sulla strada, in Africa, deserto a parte, la strada aggrega si chiacchera, si gioca, si lavora, si incita il musungu che passa con quella strana bicicletta … qui in strada non ci sono persone … e se è vero che alla fine dell’Etiopia avrei graditio una maggiore privacy … è anche vero che qui mi sembra di essere impegnato in una cronometro a porte chiuse … fanno eccezione per alcuni automobilisti e bambini che si sbracciano dai finestrini … in Africa quasi ogni giorno qualcuno si fermava, scendeva dalla macchina, mi chiedeva informazioni, e faceva una foto col cellulare …
In un paese di cui non ricordo il nome, probabilmente Oyonnax, stremato da una salita e dal caldo, mi sono lanciato in un negozio di alimentari e ho estratto dal frigorifero una lattina gigante contenente un intregratore a base di taurina, vitamine e caffeina … poi quando l’avevo quasi finito mi sono ricordato di salutare il proprietario, che rideva incuriosito dalla bici e penso dal mio comportamento … mi ha chiesto del viaggio, degli stati, e mi ha detto che sarei dovuto passare anche in Turchia sua terra natale … ha incaricato la figlia di farci una foto con l’Iphone e ha voluto il mio contatto facebook … quando è stato il momento di pagare ha rifiutato e mi ha offerto il beverone …
Dieci chilometri più tardi Fatih Sahbazer mi ha chiesto l’amicizia su facebook, c’è qualcosa a livello di rapporti sociali, curiosità, ospitalità e apertura che nel mondo occidentale abbiamo perso … mi ha fatto ridere una cameriera dopo il Pont de la Pyle … che dopo che ho preso una lattina di coca dal frigorifero e la stavo bevendo a razzo mi ha interrotto più volte perchè voleva essere pagata subito … aveva paura scappassi …
Oggi è tornato anche un po’ di vento contrario, che insieme alla risicata cena di ieri e le salite mi hanno fatto andare in crisi quasi subito … ormai tengo botta per quanto riguarda i chilometri … ma dalla fatica non sono ancora immune … e non lo sarò mai probabilmente … avvicinandomi a Lons le Sauniers ho visto il paesaggio appiattirsi speriamo che domani le salite lascino spazio alla pianura …
Oggi ho avuto anche due interviste una da Marco Pastonesi della Gazzetta, e l’altra da Luca Di Falco della Prealpina … Marco mi ha chiesto dove ero mentre parlavo … penso si aspettasse una descrizione pittoresca … sul Pont de la Pyle … ‘mi sto godendo la vista di quest’acqua verde smeraldo che solo i laghi di montagna hanno’ … invece ero nel parcheggio di un discount Lidl … già quando avevo fatto Barcellona – Legnano passando dai Pirenei mi ero accorto della collocazione comoda di questi discount … sulle strade principali … con pochi clienti, acqua, succhi, yoghurt e bibite bevibili … sono una soluzione triste ma efficacie per il ciclista …
Sono in un alberghetto del centro storico tutto sviluppato in altezza dove la colazione inizia alle 6,30 dopo le 8 degli ultimi due è un’occasione imperdibile per partire presto e accorciare la distanza che ancora mi separa da Londra … perchè tanti dicono ormai sei arrivato … ma i 780 chilometri che mancano vanno comunque pedalati … con le mie gambe!
Annecy N 45° 89.924’ E 6° 12.938’ – Lons le Sauniers N 46° 67.353’ E 5° 55.492’ 149 km