I.O.C. President’s Athletic Challenge

Paul, Maximillian, Miko, Most e Samson, Milika, Yvonne, Charity, Astrida e Priscilla ………….oydc

Sono i 10 finalisti della corsa campestre under 14 organizzata dal centro olimpico di Lusaka sotto il programma: I.O.C. President’s athletic challenge.

I nostri 10 ragazzi arrivano da differenti zone rurali, distanti tra loro anche una trentina di chilometri.

Oggi 17 novembre, c’è la finale e la partenza della corsa è prevista alle otto di mattina.

Decisamente impensabile organizzare il trasporto dei 10 giovani atleti al mattino. E’ necessario raggrupparli la sera prima. Cinque di loro, i più lontani da Lusaka vengono ospitati a Chikupi dove trascorreranno la notte insieme, come in un ritiro, una nuova esperienza, nuove emozioni. In due minuti si organizza il tutto ma non abbiamo pensato alla cena. No problem, a Chikupi coltiviamo i polli e ne offriamo uno di due chili al gruppo. Le ragazze organizzano in un battibaleno l’uccisione e la cottura del pollastro e preparano nshima (polenta bianca senza sale, tipico alimento di molti paesi dell’Africa) per tutti.

Paese che vai usanza che trovi…….penso a cosa avrebbero fatto tre tredicenni italiane nella stessa situazione, probabilmente avrebbero avuto qualche soldo e un adulto a disposizione per cucinare.

E’ mattina, si parte, alle 6 in punto porto con il camion gli atleti e allenatori a Kafue, dove c’è già autobus ad aspettarli per poi dirigersi a Lusaka e raccogliere per strada altre 4 persone.

Mancano due atleti all’appello, purtroppo nelle zone rurali spesso la gente è ancora senza telefono o il telefono è rotto oppure è scarico.  Per strada incontriamo due ragazzini che vogliono venire con noi, pronti con zainetto sulle spalle, ma non erano tra i finalisti e non li avevamo mai visti prima……come mai sono lì ad aspettare? Come facevano a sapere i dettagli del tutto? Avendo posti disponibili li abbiamo caricati e sono venuti con noi, ci basta la voglia di correre. Altra grande differenza, credo che in Italia ci avrebbero arrestato per rapimento di minori…..

Siamo i primi ad arrivare, la partenza sarà alla fine alle 9.30 e già qualcuno mi guarda come se fossi la pazza musungu che dopo 6 anni di Zambia non ha ancora capito che la puntualità è spesso optional. Ma non importa, non si può arrivare tardi sperando nel ritardo degli altri, è come coprire un errore con un altro errore e non si migliorerà mai.

Arrivano le altre squadre ed iniziano i primi sguardi tra atleti, i primi commenti e le prime paure, quei bellissimi feeling pre gara e di studio dell’avversario. Questa volta però non sono i soliti avversari che oramai si conoscono a memoria, quelli della Never give up, ma sono avversari nuovi, sconosciuti e quindi più temuti. E non è più il villaggio di  Chikupi contro il villaggio di Kabweza……..ma la Sport2build contro il resto del mondo…..

Si parte!!! Due giri all’esterno della pista. Prima le ragazze, spettacolari! Prima, seconda, quarta e quinta. Poi i ragazzi, primo terzo e quarto. Nota di spicco per Maximillian che durante il riscaldamento si ferisce ad un piede, sanguina….., chiedo se gli fa male e dopo tre secondi di silenzio in cui si vedevano mille calcoli nella sua testa dice in totale tranquillità: No. E poi si classificherà terzo.

Siamo tutti contenti e ci accingiamo a raggiungere la grande palestra dove ci saranno le premiazioni per 4 differenti programmi sportivi che raggruppano una decina di sport.

Quasi 1000 bambini presenti, cibo per tutti, danze e i soliti speeches dei politici e sponsor invitati per l’occasione.  Due dei nostri riceveranno una medaglia, come most improved e most promising.

A gennaio ci saranno i campionati nazionali giovanili, a marzo i campionati continentali in Nigeria e a luglio i campionati mondiali in Ucraina…….Chissà…….e come diciamo oramai da qualche mese, guardiamo in alto alle stelle e proviamoci……