Cinquantaseiesima tappa

Come mai la ruota dietro è così svergola? 

A Maghegha ho avuto la risposta … una decina di raggi hanno ceduto!

Per fortuna ero in un paesone, prima un poliziotto mi manda in una strada dove ci sono solo gommisti e meccanici di moto … non aveva capito il problema …  poi un ragazzo in moto mi ha fatto strada fino in un vicolo dalla parte opposta della città, dove abbiamo finalmente trovato il ciclista … il negozio è piccolo e lui lavora in strada … si crea subito una folla di curiosi in prevalenza bambini … i meccanici mi offrono da fumare … non bevono ma nel fumo non si risparmiano … spiego ancora una volta ridendo che bici e fumo non vanno d’accordo … mi fanno sedere … e mi portano una coca e degli snack salati … la sostituzione dei raggi dura un’oretta … i nuovi raggi non sono perfettamente dritti … alcuni sembrano lavorati da un maniscalco … ma la ruota gira in modo accettabile e spero resista per gli ultimo 140 chilometri africani … quando è il momento di pagare mi dice che l’ha fatto per Allah e non gli devo niente nemmeno per i drinks … Continua a leggere

Fifty-sixth stage

Why is the behind wheel so screwed up? 

In Maghega i had the answer … about ten spokes gave way!

Luckily I was in a big town, a policeman first sends me to a street where there are only tire dealers and motorbike mechanic … he did not understand the problem … then a guy on a motorbike led the way until a small road on the opposite side of town, where we have finally found the mechanic … the shop is small and he works on the road … immediately a crowd of curious people is formed mainly children … the mechanics offer me to smoke … they do not drink but in smoking they do not spare themselves … I explain once again laughing that cycling and smoking do not go along … they let me sit down … and bring me a coke and salty snacks … the spokes substitution lasts about one hour … the new spokes are not perfectly straight … some seem to have been worked by a blacksmith … but the wheel turns in an acceptable way and I hope it will last for the last 140 African kilometers … when the time to pay comes he tells me that he has done it for Allah and I do not owe him anything even for the drinks … Continua a leggere

Fifty-fifth stage

Mission accomplished! 

This morning I woke up at nine!

Shit!

Maybe my body is more intelligent than me, it decided it was better to sleep, the stage was relatively short, the two previous nights I did not sleep much, but waking up at nine means starting off with the heat, doing everything in a rush and reaching late … I miss the natural alarm of Sudan, turning around on those open sky beds … seeing the sun come … having breakfast with what is available … laughing with the truck drivers … Continua a leggere

Cinquantacinquesima tappa

Missione compiuta! 

Stamattina mi sono svegliato alle nove!

Cazzo di budda!

Forse il mio corpo che è più intelligente di me, ha deciso che era meglio dormire, la tappa era relativamente corta, le due notti prima non avevo dormito molto, però svegliarsi alle nove vuol dire partire con il caldo, fare tutto di corsa e arrivare tardi … mi manca la sveglia naturale del Sudan, il rigirarmi in quei letti a cielo aperto … vedere arrivare il sole … fare la colazione con quello che c’è … ridendo con i camionisti … Continua a leggere

Fifty-fourth stage

The speedometer has been removed surgically … 

The panniers where I keep all my luggage are two: in the one on the right I keep the rain mantles, the woolen hat, very useful in Ethiopia, different chargers, beauty case, medicines, in the one on the left I have the clothes and the computer and some tubes at the bottom. The stuff does not directly in the pannier which can be seen on the outside on the photos, but in another one, like a sack, removable and waterproof, to slip in like a matrioska into the outside one. The inside bags I have emptied them rarely, if I do remember correctly the last time was in Karthoum. This morning before starting off I was looking for a apple which I usually keep in the right pannier, on top of a pair of spare cycling shorts which sit on top if the beauty case … when I look in the right panniers … I find the clothes! … the clothes? … last night there was a black out and I was very tired and I did not notice that the inside sacks had been swopped over … so the police or the hotel manager as I was eating … looked inside the bags … sons of a bitch … can a revolution end with a military man in power? Continua a leggere

Cinquantaquattresima Tappa

Il cronometrino è stato asportato chirurgicamente … 

Le borse laterali dove ho tutto il mio bagaglio sono due: in quella di destra ho mantelline, cuffia di lana, utilissima in Etiopia, caricatori vari, beauty case, medicine, in quella di sinistra ho vestiti e computer e delle camera d’aria sul fondo. Le cose non vanno direttamente nella borsa che si vede all’esterno nelle foto, ma in un’altra, tipo sacca, rimovibile e impermeabile, da infilare come una matrioska in quella esterna. Le borse interne le ho svuotate completamente raramente, se non ricordo male l’ultima volta fu a Karthoum. Questa mattina prima di partire cercavo una mela che di solito metto nella borsa di destra, sopra un paio di pantaloncini da bici di riserva che stanno sopra il beauty case … quando cerco nella borsa di destra … trovo i vestiti! … i vestiti? … ieri sera c’era un black out e ero stanchissimo e non mi ero accorto che le sacche interne erano state invertite … quindi la polizia o il manager dell’albergo mentre mangiavo … mi hanno guardato nella borsa … figli di buona donna … può una rivoluzione finire con un militare al potere? … Continua a leggere

Fifty-third stage

Shit day! 

Or rather shit end of the day …

Everything had started well, sumptuous breakfast with two sandwiches take away with some kind of ham and cheese, the temperature is more acceptable than usual, and the landscape becomes increasingly greener as the kilometers pass by. Here the Nile is used well for agriculture, other than the usual big canal parallel to the Nile, there are some small canals too from where, with the help of diesel pumps, the water is directed to the middle of the cultivated fields. The maize is very green like in Zambia it is seen rarely. At the sides of the road tall palms full of dates gift a bit of shade even when the sun is high. Continua a leggere

Cinquantatreesima Tappa

Giornata di merda! 

O meglio fine di giornata di merda …

Tutto era iniziato bene, colazione sontuosa con asporto di due panini con una specie di prosciutto  e formaggio, temperatura più accettabile del solito, e un paesaggio che si fa sempre più verde man mano che passano i chilometri. Qui il Nilo è sfruttato bene per l’agricoltura, oltre al solito grande canale parallelo al Nilo, ci sono anche dei piccoli canali dai quali, con l’ausilio di pompe diesel, l’acqua viene diretta in mezzo ai campi coltivati. Il mais è verdissimo come in Zambia si vede raramente. Ai lati della strada alte palme cariche di datteri donano un po’ d’ombra anche quando il sole è alto. Continua a leggere

Fifty-second stage

At the end only twelve kilometers more than expected …

I left at 6,30 and I pedaled for nine hours, at the beginning, until midday, the temperature was acceptable, then when the shade moves from the left side to vertical, and you can only see the projection of the handlebar and the frame under you, the heat becomes suffocating, luckily there is no wind and compared to Sudan there are many more shops and bars to supply fresh water. Here too there are the water pots smaller then the Sudanese ones and also some kind of fountains which filter the water. Continua a leggere

Cinquantaduesima Tappa

Alla fine solo dodici chilometri in più del previsto … 

Sono partito alle 6,30 e ho pedalato nove ore, all’inizio, fino a mezzogiorno, la temperatura era accettabile, poi quando l’ombra si sposta da sinistra a verticale, e vedi solo la proiezione del manubrio e del telaio sotto di te, il caldo diventa asfissiante, per fortuna non c’è vento e rispetto al Sudan ci sono molti più negozi e bar per rifornirsi di acqua fresca. Anche qui ci sono le otri più piccole di quelle sudanesi e anche delle specie di fontane che filtrano l’acqua. Continua a leggere